Dott. Cristian Speziale

Tecnico ortopedico
Specializzato in Bio-Meccanica

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Il legame tra piede e postura viene spesso nominato nel contesto dell’equilibrio del nostro corpo. Infatti, il nostro piede ha un ruolo decisivo nel complesso posturologico ed influenza enormemente il resto del corpo: difetti, alterazioni, vizi dell’appoggio possono ripercuotersi sull’intero sistema e portare infiammazioni, lesioni e patologie.
Conoscere questa relazione e la fisiologia naturale alla base dello stato di salute ottimale del nostro organismo ci permette di prevenire, valutare ed evitare rischi che incidono della postura nella sua interezza.

I piedi: le fondamenta di un corpo

Sappiamo che la relazione tra piede e postura è di basilare importanza non solo nell’attività sportiva, ma anche nel benessere generalizzato. 

Semplificando, possiamo immaginare il nostro corpo come una casa, dove i piedi rappresentano le fondamenta. Più queste sono forti e “sane”, maggiore stabilità forniranno alla casa. In modo similare il nostro equilibrio e la nostra postura dipendono dall’appoggio del piede.

Il nostro piede ha una struttura molto articolata: è composto da 26 ossa (tra cui il metatarso), 33 articolazioni (come la caviglia), 114 legamenti, 20 muscoli e ben 250.000 ghiandole sudorifere. Quest’insieme così complesso di componenti è dovuto al fatto che deve eseguire molteplici funzioni di basilare importanza: 

  • permettere la deambulazione. Il piede ci permette di muoverci nello spazio e per assolvere questa funzione deve alternare fasi di lassità (ossia quando si appoggia al terreno, adattandosi ad esso) a fasi di rigidità (ovvero quando si stacca dal suolo, funzionando come una leva per spingere il corpo nella direzione desiderata). Questa alternanza, a cui noi non prestiamo nemmeno attenzione in quanto automatica, è in realtà un meccanismo di una certa complessità che mette in gioco contemporaneamente le ossa, i legamenti, le articolazioni e i muscoli;
  • consentire la stazione eretta. Anche questa funzione viene da noi eseguita in modo automatico, ma in realtà necessità di un coordinamento raffinato di vari apparati del corpo. Durante la nostra evoluzione come specie abbiamo premiato la stazione eretta, ma perché questa possa essere possibile intervengono diversi elementi che sono in costante comunicazione tra loro: l’apparato muscolo-scheletrico, infatti, applica continui aggiustamenti per mantenere la posizione su due piedi. Questi aggiustamenti si basano sulle informazioni continue fornite da diverse parti dell’organismo, che principalmente ci informano sullo stato di equilibrio in cui siamo: occhi, orecchie, muscoli coinvolti.
    Il piede riveste un duplice ruolo in questo meccanismo: quello di recettore e quello di effettore. Infatti, il piede riceve i segnali dalle altre parti del sistema per apportare continui aggiustamenti alla sua posizione, ma contemporaneamente è esso stesso un fondamentale centro di informazioni. 
  • assume il ruolo di punto di scarico delle forze che si sviluppano lungo l’intero corpo. Questo include anche lo scarico delle forze sviluppate per via della gravità a cui il nostro organismo è costantemente sottoposto. Essendo il punto d’appoggio al terreno, infatti, il piede ha il compito di distribuire per tutta la pianta il peso in modo da non far subentrare squilibri posturali che potrebbero causare lesioni. Allo stesso tempo deve funzionare come un cuscinetto tra noi ed il terreno, ammortizzando gli impatti lesivi.

Avendo esplorato le funzioni principali del piede, ci è ora chiaro che tra piede e postura è esiste un rapporto di profonda correlazione. Un difetto in uno di questi due elementi può incidere in maniera molto pressante sull’altro.

Vediamo ora, nello specifico, come queste due componenti si interfacciano tra loro. 

Piede e postura: un delicato equilibrio per il nostro benessere

Potremmo semplificare la definizione di postura come la posizione che il nostro corpo assume verso sé stesso, verso l’ambiente circostante e verso la forza di gravità.

Seguendo quanto scritto dalle “Linee guida Nazionali sulla classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni” del Ministero della Salute possiamo identificare la postura corretta come quella dove:

  • la testa è ben eretta ed in equilibrio sia con il piano occipitale, quindi con riferimento al pavimento, sia con quello bipupillare, riferito all’orizzonte:
  • la colonna vertebrale mantiene le sue curve fisiologiche;
  • le gambe presentano un allineamento funzionale al sostegno del peso;
  • tronco, addome, bacino ed arti inferiori sono allineati correttamente.

Analizzando ognuno di questi punti, possiamo vedere come l’appoggio del piede abbia un’influenza su ognuno di essi, intensificando il legame tra piede e postura.

La presenza di atteggiamenti posturali scorretti può sovraccaricare il piede in maniera erronea, costringendolo a compensazioni che, se protratte nel tempo, possono causare infiammazioni o vere e proprie patologie a suo carico. Allo stesso modo, un appoggio del piede non fisiologico causa degli squilibri posturali e per mantenere l’equilibrio il nostro corpo metterà in atto compensazioni scorrette, che facilmente andranno a sollecitare in maniera erronea le articolazioni superiori.

Diverse patologie del piede, per l’appunto, hanno tra le loro cause delle posture scorrette, come ad esempio l’alluce valgo o il Neuroma di Morton. Allo stesso modo difetti nella conformazione del piede, causate anche da malattie del tutto scollegate (come nel caso del piede diabetico), possono ripercuotersi sull’intera postura della persona, aumentando il rischio di incorrere in quadri infiammatori persistenti, come nei casi di mal di schiena.

L’influenza reciproca tra piede e postura, ci permette di comprendere come per un corretto equilibrio occorra che entrambi si mantengano in posizioni fisiologiche in modo da evitare un effetto a catena che andrà ad incidere sul nostro benessere nel suo complesso.

Check-up posturale: conoscere è il primo passo per prevenire

Quanto spiegato fino ad ora, ci aiuta a comprendere un punto fondamentale: vizi posturali e appoggi scorretti potrebbero essere nascosti. Proprio perché il nostro corpo è un sistema che tende a mantenerci costantemente in equilibrio, potremmo non accorgerci della presenza di questi elementi finchè non è già troppo tardi. 

È possibile, infatti, che i sintomi di questi squilibri si manifestino più in là nel tempo e solo a seguito del costante sovraccarico che il piede è costretto a subire. 

Andare ad agire prima che si evolvano delle patologie, con piccole variazioni nella nostra vita quotidiana, può risparmiarci lunghi trattamenti e futuri dolori cronici.

Mantenere un peso corporeo idoneo, effettuare un’attività fisica costante, ricorrere a dei plantari su misura sono tutte strategie preventive che ci aiutano ed evitare l’insorgere di future malattie invalidanti.

Il primo passo, tuttavia, è analizzare quali atteggiamenti posturali erronei e quali vizi nell’appoggio siano presenti, anche se non ne siamo consapevoli.
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