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Dott. Cristian Speziale

Tecnico ortopedico
Specializzato in Bio-Meccanica

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Il mal di schiena è una delle malattie muscolo-scheletriche più diffuse. Comprendere come prevenirlo può evitare che questa patologia fermi le nostre attività

Che cos’è la fascite plantare?

Secondo l’Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità le malattie all’apparato muscolo scheletrico sono le cause più diffuse di patologie croniche, le quali rappresentano uno dei rischi maggiori per lo sviluppo di future disabilità.

Il mal di schiena, in particolare, è riconosciuto come la seconda causa di assenza dal lavoro. Inoltre, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa patologia è la più comune tra le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, con 570 milioni di persone colpite a livello mondiale (pari al 7,4% di tutte le patologie di questo tipo).

Per queste ragioni è importante conoscere i sintomi e i fattori di rischio alla base dell’esordio di questo tipo di disturbo, e soprattutto cosa possiamo fare per prevenirlo.

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Quali sono le cause della fascite plantare?

Come abbiamo spiegato nel precedente paragrafo, la fascite plantare si presenta con l’infiammazione del legamento arcuato del piede. 

Nella maggioranza dei casi, l’infiammazione si sviluppa quando sottoponiamo questo fascio di tendini a tensioni eccessive che possono causare microlacerazioni.

Le ipertensioni a carico del piede si riscontrano più facilmente in alcune categorie di persone, le quali, proprio per questa ragione, hanno un maggiore rischio di imbattersi in episodi di fascite plantare. Tra queste abbiamo:

  • gli sportivi. Alcune attività sportive tendono a sollecitare in maniera intensa il legamento arcuato (come il calcio, il basket, il tennis), ma sono in particolar modo i podisti a soffrire maggiormente di questa patologia;
  • persone in sovrappeso o obese. In questo caso il peso corporeo eccessivo può portare la persona ad appoggiare in maniera errata la pianta del piede o a sovraccaricare la zona, con conseguenti tensioni ripetute ai tendini;
  • donne in gravidanza. Per ragioni simili alla categoria precedente, anche in questo caso il peso corporeo e la postura assunta durante la camminata possono possono influire sulla pianta del piede;
  • persone che lavorano a lungo in piedi. In questo caso, essere costretti a lunghe ore in piedi ci rende più a rischio dell’insorgere di questa patologia perchè tendiamo ad assumere delle posture scorrette. 

Anche la presenza di particolari conformazioni del piede può contribuire all’insorgere di questa patologia. Possiamo inserire in questa categoria le persone che, ad esempio, soffrono di piede cavo o di piede piatto.

Inoltre, vi sono alcuni fattori che aumentano il rischio di sviluppare la fascite plantare, tra i quali rientrano uno stile di vita sedentario o l’utilizzo abituale di calzature inadatte, come le scarpe con i tacchi o con suole che non forniscono alcuna ammortizzazione all’impatto con il suolo.

Che cos’è il mal di schiena?

Il mal di schiena può essere definito come un fastidio o un dolore localizzato nella zona della schiena. Si tratta di una definizione molto generale ma che ci permette di includere le molteplici forme in cui si presenta.

Questo disturbo, infatti, può variare in base:

  • all’area in cui si percepisce il dolore, che può essere nella zona alta o bassa della schiena;
  • alla tipologia di dolore, che possiamo dividere in acuto o cronico;
  • ai sintomi mostrati;
  • alle cause di insorgenza.

Potremmo dire che non esiste un unico tipo di mal di schiena, bensì diverse forme dello stesso. Per questa ragione possiamo affermare che la maggioranza della popolazione ha avuto almeno una volta nella vita un episodio di questo disturbo.

Quali sono le cause del mal di schiena?

Le cause per cui può insorgere il mal di schiena sono molteplici e molte volte può essere una compresenza di più fattori a provocare il disturbo.

Uno dei motivi più diffusi può essere fatto risalire alla posizione scorretta assunta sia in posizione statica (quando siamo seduti, ad esempio) o in posizione dinamica (mentre camminiamo o corriamo). Inoltre, assumere una posizione errata mentre si sollevano pesi può contribuire all’insorgenza di lombalgie (ovvero dolori nella parte bassa della schiena) che hanno un elevato rischio di diventare croniche in quelle persone che effettuano ripetutamente questo tipo di movimenti, specie sul posto di lavoro.

Proprio per questo motivo, nei corsi di sicurezza sul lavoro obbligatori vi è un capitolo appositamente dedicato al corretto movimento da effettuare durante questo tipo di operazioni.

Una postura scorretta mentre siamo seduti alla scrivania, invece, può facilmente causare dolori nella parte alta della schiena, come ad esempio i dolori cervicali.

Poiché la posizione scorretta è una delle principali cause, le persone con particolari conformazioni del piede hanno un più alto rischio di presentare questa malattia. Rientrano in questa definizione le persone che soffrono di piede piatto, di piede cavo o di alluce valgo, tutte patologie che influiscono in maniera significativa sulla posizione assunta.

Il mal di schiena può presentarsi anche a seguito di traumi o di infortuni. In questo caso, ovviamente, comprendere la causa dell’esordio è piuttosto semplice.

Inoltre, un peso corporeo eccessivo o l’obesità, sedentarietà, la mancanza di esercizio fisico o, al contrario, esercizi fisici eseguiti in maniera sbagliata possono essere tutti fattori che aumentano il rischio di presentare questo disturbo.

Anche alcune patologie possono essere la causa alla base del mal di schiena. Osteoporosi, artrosi, artrite ed altre malattie dell’apparato scheletrico possono avere tra i loro sintomi i dolori alla schiena.

Tra queste, l’ernia del disco è forse la più conosciuta. L’ernia del disco, specie quando va a comprimere dei nervi per via della sua posizione, tende a causare un dolore alla schiena molto forte e che in molti casi tende a diventare cronico.

A questo elenco possiamo ancora aggiungere cause più rare, come ad esempio l’endometriosi, o particolari sindromi che vanno a danneggiare l’apparato muscolo-scheletrico. 

Infine, studi recenti dimostrano che anche i fattori emotivi, quali lo stress, possono rappresentare una concausa nell’insorgenza di questo disturbo.

Quali sono i sintomi del mal di schiena?

Considerata la varietà di elementi che possono causare il mal di schiena, non c’è da stupirsi nello scoprire che anche la sintomatologia può presentarsi in maniera molto diversificata.

Uno dei sintomi più comuni è la diminuzione di flessibilità della colonna che causa una limitazione dei movimenti che è possibile effettuare. A questo si aggiunge un dolore che può variare molto in base all’intensità e anche alla zona in cui si presenta

Un dolore acuto a livello lombare spesso deriva da traumi o sforzi. Alla sintomatologia infiammatoria si accompagna anche una contrattura muscolare e si hanno le tipiche scosse di dolore se viene toccata la zona contratta.
In questi casi il mal di schiena tende ad avere un esordio improvviso e a breve distanza dall’evento traumatico.
Un insieme di sintomi simili può verificarsi dopo aver assunto per lungo tempo posizioni scorrette.
In entrambi questi casi, il dolore tende a diminuire fino a rientrare autonomamente nel corso del tempo. 

Il sovrappeso, tensioni dovute allo stress o una postura scorretta prolungata, invece, tendono a causare un dolore sordo ma costante in diversi punti della colonna.

Il dolore cronico, invece, è tipicamente un sintomo anche del mal di schiena correlato all’osteoporosi. 

Inoltre, il dolore può inoltre essere localizzato in una zona oppure irradiarsi verso i glutei e le gambe.

È questo il caso dell’ernia del disco che comprimendo un nervo può dar vita ad un dolore che scende verso la gamba (quella conosciuta come sciatalgia).

La prevenzione del mal di schiena: è possibile?

Come abbiamo visto sia le cause che i sintomi del mal di schiena sono molto diversi tra loro. Questo implica anche una diversificazione dei trattamenti che vanno dalla semplice assunzione di farmaci alle operazioni chirurgiche.

Poiché nella maggioranza dei casi il mal di schiena deriva dalla postura scorretta, una delle migliori armi a nostra disposizione è la prevenzione.

Un esercizio fisico costante fornisce innumerevoli benefici, tra i quali anche il mantenimento della flessibilità della schiena. Per di più l’esercizio fisico ci permette di tenere sotto controllo il peso corporeo, andando ad agire su un altro dei fattori di rischio per l’insorgere del mal di schiena.

Poi è fondamentale trovare la nostra postura corretta: bilanciare in maniera appropriata il peso e mantenere una posizione equilibrata ci permette di diminuire in maniera esponenziale il rischio di sviluppare un mal di schiena cronico o anche semplicemente evitare gli episodi sporadici.

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